Si apre oggi il negoziato sulla riforma del fisco tra le parti sociali e il governo.
Confindustria, Cgil, Cisl e Uil chiedono all’esecutivo di ridurre la pressione fiscale sulle imprese e i lavoratori. Tema che unisce tutti, senza distinzioni di merito nè di metodo.
Un confronto parallelo alla trattativa che riprenderà il 27 tra le associazioni del mondo del lavoro, alla quale non parteciperà l’esecutivo. Sindacati e imprese stanno lavorando infatti a un “tagliando” del nuovo modello contrattuale per capire cosa non ha funzionato e cosa può essere migliorato. Ma l’obiettivo principale delle parti sociali è arrivare a un patto per la crescita che sia capace di aumentare la produttività e sostenere l’occupazione. Nel pacchetto di misure che verrà presentato all’esecutivo, al termine del negoziato, non ci saranno solo le richieste sul fisco, ma anche sull’allungamento della cassa integrazione in deroga, sulla riforma degli ammortizzatori sociali, sull’incremento di ricerca e innovazione. Parlando dell’incontro di oggi il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia ha detto che Confindustria spingerà perché possa portare ad una riforma vera. Sul rigore economico ha invece fatto leva il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, per il quale “sulla riduzione della pressione fiscale si può essere tutti d’accordo sempre che si tenga conto dei vincoli di bilancio”. Mentre il segretario generale della Cgil, Guglielmo Epifani, ha detto che “la Cgil tornerà a chiedere al governo di intervenire sul fisco riducendo le imposte sul lavoro dipendente e sui pensionati”. La Cisl, per bocca del suo segretario generale, Raffaele Bonanni, ribadisce la richiesta del sindacato di ridurre le imposte sul lavoro dipendente e sulle pensioni. Infine per il segretario generale dell’Ugl, Giovanni Centrella,”bisogna compensare il rigore della manovra correttiva, per la gran parte a carico di lavoratori e famiglie, proprio con una vera riforma fiscale, che dia seguito all’introduzione del quoziente familiare, punto qualificante del programma di governo”.