Giunto alla sua quinta edizione, il rapporto sulla contrattazione collettiva in Italia offre un’analisi puntuale sullo stato dell’arte delle relazioni industriali nel nostro paese, alla luce delle profonde trasformazioni che stanno interessando il nostro paese.
Questa quinta edizione cade nel centesimo anno dell’OIL, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro. Un motivo in più per Adapt per affermare la centralità delle relazioni industriali come strumento regolatore dei vari interessi in gioco, capaci di fa coesistere la tutela dei diritti dei lavoratori con le dinamiche e le esigenze del mercato.
Tra le principali evidenze presentata nel rapporto spiccano un modello di relazioni industriali sempre meno conflittuali e più incentrate sulla cooperazione, le ultime riforme del mercato del lavoro e la centralità della contrattazione territoriali, che ha portato alla nascita a Bologna della prima carta per i rider.
Inoltre più che un ampliamento quantitativo, il rapporto registra un’impostazione qualitativamente diversa su alcune tematiche della contrattazione, che vanno dalla formazione continua fino agli strumenti per il work-life balance.
Di seguito pubblichiamo il sommario del V rapporto sulla contrattazione collettiva in Italia.
TN