È stato firmato oggi il Protocollo d’intesa “Comunicazione alle imprese sull’entrata in vigore dei nuovi termini per la segnalazione degli sconfinamenti bancari (past due)” per mitigare l’effetto dei più ristretti termini. Hanno aderito all’accordo Rete Imprese Italia, Abi, Alleanza delle Cooperative italiane, Assoconfidi, Confagricoltura, Confedilizia, CIA, Coldiretti, Confapi e Confindustria.
L’intesa prevede che al 1° gennaio 2012 per il credito alle imprese le banche italiane dovranno segnalare gli sconfinamenti dopo 90 giorni, invece che dopo gli attuali 180. Al termine di quest’anno scade infatti la deroga temporanea prevista da Basilea 2. Per il credito retail e verso gli enti pubblici resta invece in vigore la deroga permanente, che permette alle banche che utilizzano sistemi di rating interni di continuare a segnalare gli sconfinamenti dopo 180 giorni.
Per il credito retail, Basilea 3, che dovrebbe entrare in vigore il 1° gennaio 2013, l’intesa prevede l’abolizione di questa deroga permanente. Si tratta di un’ipotesi non immediata, mentre è molto vicino il 1° gennaio 2012 e la disposizione per cui le banche segnaleranno i past due dopo 90 giorni di sconfinamento continuativo.
Se dal 1° gennaio 2012 per le imprese saranno segnalati tra i crediti deteriorati gli sconfinamenti bancari superiori a 90 giorni sono evidenti i riflessi che possono scaturirne. Di qui il lavoro comune di banche e imprese, insieme alle loro associazioni.
Con la sigla del protocollo vengono messi in campo strumenti informativi e di supporto alle imprese, perché siano preparate alle nuove regole. Le banche che aderiranno all’iniziativa “si impegnano a esaminare tempestivamente le posizioni delle imprese”, si legge nel comunicato congiunto delle associazioni imprenditoriali.
L’accordo prevede anche che: “ferma restando la piena autonomia della banca nella valutazione del merito creditizio dell’impresa, l’esame mirerà a valutare le effettive necessità finanziarie delle imprese e il rapporto fra le linee accordate e gli utilizzi, nonché a evidenziare gli sconfinamenti sopra la soglia di rilevanza, focalizzando l’attenzione sull’entità e la durata dei medesimi”. Il protocollo stabilisce anche la possibilità di interventi ad hoc, considerando di “valutare insieme all’impresa cliente eventuali soluzioni personalizzate per il rientro dagli sconfinamenti, anche ricorrendo a forme tecniche di finanziamento sostitutive”.
L’impegno di tutti è diretto a evitare che l’applicazione delle disposizioni previste da Basilea provochi penalizzazioni per le banche e le imprese, già messe a dura prova dalla crisi. (FRN)