L’Abi replica a Confindustria sul tema del credito alle imprese. Non solo negando che sia in calo, come afferma in uno studio diffuso questa mattina il Csc, ma sottolineando che, al contrario, sono le imprese che non fanno investimenti, preferendo tenersi i soldi in cassa. O in banca. L`Abi rileva infatti, sulla base di dati ufficiali Mediobanca, “come nel corso degli ultimi anni le imprese italiane abbiamo ridotto in misura significa gli investimenti, generando un aumento del surplus di cassa di quasi il 10%. Sono inoltre in forte incremento, secondo i dati ufficiali della Banca d`Italia, i depositi delle imprese presso le banche: a fine 2016 aumentavano di quasi il 7% su base annua”.
Quanto ai crediti, il vice direttore generale dell`Abi, Gianfranco Terriero, rileva che “i dati ufficiali di fonte Banca d`Italia segnalano che i finanziamenti complessivi alle imprese sono cresciuti a fine 2016 dello 0,23% su base annua. La tendenza si è rafforzata a inizio 2017 quando il tasso di crescita ha sfiorato l`1%”. Inoltre, prosegue Terriero, “se si considera il credito erogato alle imprese, corretto per la dinamica della economia, emerge dai dati ufficiali, Bce ed Eurostat, che il supporto delle banche è stato più elevato in Italia rispetto a quanto registrato nella media dei Paesi dell`area dell`euro, e specificatamente della Spagna e della Germania. Solo la Francia presenta un valore maggiore di quello italiano”.