Il bando internazionale per la vendita di quel che resta del Gruppo Antonio Merloni ha raccolto manifestazioni di interesse, anche se non è noto da parte di quali società e per quali asset (stabilimenti, marchio ecc). Lo hanno reso noto Evaristo Agnelli, della Fiom nazionale, e Gianluca Ficco, della Uilm, dopo un contatto informale con i tre commissari straordinari dell’A. Merloni.
Il bando scade alle 18 di oggi (ma offerte tardive sono sempre ammissibili), e, a differenza del precedente, non è andato deserto. Ma per i 2.400 dipendenti dei tre stabilimenti elettrodomestici di Fabriano (Ancona) e Gaifana (Perugia) l’attesa non è finita. Tecnicamente, ricorda Ficco, “le manifestazioni di interesse non sono offerte di acquisto, potrebbero diventare tali, ma anche non avere corso”. I commissari solleciteranno una serie di garanzie, a partire dalle credenziali finanziarie, le aziende interessate chiederanno a loro volta di avere accesso alla data room del gruppo, e, conclusa la fase esplorativa, decideranno se presentare o meno proposte formali non vincolanti. Chiusa la negoziazione con i commissari, presenteranno eventualmente proposte vincolanti. (LF)
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