Migliora anche più del previsto l’attività economica tra le imprese del manifatturiero nell’area euro: a gennaio l’indice dei responsabili degli approvvigionamenti è salito a 47,9 punti, ha riferito la società di ricerche Markit Economics, dai 46,1 punti di dicembre e segnando un valore leggermente migliore dei 47,5 punti indicati nella stima preliminare. Il Purchasing managers Index (Pmi) si è così attestato al valore più forte da 11 mesi a questa parte per l’industria, pur restando inferiore alla soglia ai 50 punti, la soglia di demarcazione tra crescita e recessione dell’attività.
In questo quadro di insieme permangono tuttavia alcune dinamiche dinamiche divergenti, e se aumenta la produzione in Germania, Paesi Bassi e Irlanda, in Francia la contrazione si è intensificata. In Italia si è registrata una attenuazione della recessione, con il relativo indice Pmi a 47,8 punti a gennaio, dai 46,7 punti di dicembre. Tuttavia sia nella penisola che in generale nell’area euro, anche a gennaio è proseguita la perdita di posti di lavoro, rileva Markit. Il dato generale dell’indice Pmi di Eurolandia sul manifatturiero ha segnato un valore leggermente superiore ai 47,5 punti previsti dagli analisti.