È nato a Firenze un coordinamento nazionale che chiede modifiche legislative e regolamentari alle nuove norme, introdotte nel 2009, in merito al lavoro di restauratore e in particolare alle qualifiche per essere definito tale. Al coordinamento partecipano, tra gli altri, Cgil, Uil, Confartigianato e Cna. Le nuove norme inserite nel codice, è stato spiegato, mettono a rischio centinaia di restauratori che hanno già seguito corsi e formazione specifica perché stabiliscono nuovi criteri per assegnare la qualifica e prevedono la possibilità di una prova di idoneità anche per chi ha anni di lavoro alle spalle e magari ha già superato selezioni ed esami diversi. Il coordinamento chiede una proroga del termine ultimo per la prova di idoneità, prevista originariamente per il 31 dicembre e poi slittata, anche a causa di alcuni ricorsi, ad aprile prossimo, e un confronto al Governo e al Parlamento per arrivare a una modifica condivisa delle nuove norme. (LF)
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