Per l’Italia sarà difficile centrare quest’anno il target di aumento del Pil oltre l’1%. Lo sostiene il Centro Studi di Confindustria. Nel primo trimestre 2010 secondo il CsC la variazione congiunturale acquisita è pari a +2,6% (-0,6% nel quarto 2009). Per il CsC, “il dato farà da traino a un rimbalzo significativo del Pil, dopo la contrazione nel quarto (-0,3%), anche se rimane comunque difficile centrare quest’anno un incremento del Pil superiore all’1% medio annuo”.
Inoltre, per il centro studi, l’andamento altalenante della produzione industriale, legato anche alla distribuzione delle giornate lavorative di calendario, “rimane coerente con una ripresa dal profilo lento e graduale”. Il balzo di gennaio, spiega poi il CsC, ha ridotto la forbice nei livelli di produzione industriale tra l’Italia e le principali economie europee che si è accumulata dal gennaio 2008. Infatti, Francia e Germania hanno registrato entrambe un aumento di attività industriale dell’1,6% a gennaio. Il divario da inizio 2008 si è attestato a -1,8% rispetto all’industria tedesca e -5,2% nei confronti di quella francese.
Il recupero dei livelli di attività da marzo 2009 (punto di minimo), conclude il CsC, è di +8,3% ma resta del 19,4% la caduta dal massimo dell’aprile 2008. (LF)