di Basilio Mussolin
In un momento non favorevole per l’economia del Paese, in particolare per il mercato del turismo, il 25 febbraio 2010, è stato sottoscritto dalla FEDERALBERGHI, FIPE, FIAVET, FAITA aderenti a CONFCOMMERCIO e dalla FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL E UILTUCS-UIL, il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro dei dipendenti di questo settore, manifestazione della fiducia delle parti sociali nel futuro del mercato delle vacanze.
L’accordo, che riguarda circa un milione di addetti ed oltre 400.000 imprese, è stato sottoscritto dopo 4 mesi di trattative che hanno visto come tema caldo del tavolo la contrapposizione tra la necessità di flessibilità e di contenimento dei costi delle aziende e le forme di tutela e controllo richieste dalle Organizzazioni Sindacali.
La via percorsa nel risolvere tale contrapposizione ha portato ad un insieme di soluzioni condivise, in particolare in materia di appalti e terziarizzazione. La soluzione che ora tutela i lavoratori al momento del passaggio del servizio, garantisce loro un trattamento economico e normativo complessivamente non inferiore a quanto previsto dal CCNL Turismo, e nel contempo consente alle aziende di optare per il sistema organizzativo più consono alle proprie esigenze.
Altra questione caratterizzante l’intesa è costituita dall’estensione del secondo livello di contrattazione, tramite una formula che, da un lato, sostiene l’applicazione del Protocollo del 22 gennaio 2009, dando una maggiore importanza alla contrattazione di secondo livello, e che dall’altro, evita automatismi negli aumenti salariali, ora suddivisi in due parti ( 115 euro in busta paga ed un’integrazione economica di 210 euro annuali da destinarsi agli integrativi) in modo da lasciare effettivo spazio alla contrattazione territoriale.
Particolarmente soddisfacente è l’introduzione del principio, a sostegno della bilateralità ed a garanzia di una leale concorrenza tra gli operatori del settore, secondo il quale l’azienda che ometta il versamento dei contributi dovuti al sistema degli enti bilaterali, rimane obbligata verso i lavoratori aventi diritto all’erogazione delle prestazioni assicurate dall’ente bilaterale competente. Principio che si sposa con la posizione di Confcommercio che considera gli Enti Bilaterali, strumenti di semplificazione del confronto tra le parti sociali, laddove non sia presente il Sindacato con le proprie articolazioni, e fornitori di servizi ad elevato valore aggiunto per le imprese e per i lavoratori iscritti.
Anche la FILCAMS- CGIL ha sottoscritto il Contratto definendolo un ” risultato importante”, nonostante permangano le perplessità sul Protocollo sui nuovi assetti contrattuali del 22 gennaio 2009.
Quindi, in generale, un rinnovo contrattuale che pur presentando un incremento salariale significativo in un momento di crisi, consente, tramite gli strumenti di flessibilità, come i riposi settimanali e l’orario di lavoro, un’agibilità immediata delle forme più idonee di organizzazione del lavoro, non può che definirsi un grande passo in avanti.