“La vicenda delle intercettazioni telefoniche che investono direttamente il Commissario dell’ Agcom Innocenzi e indirettamente il Presidente Calabrò, dimostrano la preoccupante deriva degli organismi di garanzia, che rischiano di essere ridotti a strumenti di potere al servizio di una parte”. E’ quanto affermano il segretario confederale della Cgil, Fabrizio Solari, e il segretario generale della Fisac Cgil, Domenico Moccia.
“In ogni Paese democratico ed evoluto – aggiungono – avremmo già registrato le dimissioni dei due soggetti”. Ma le recenti vicende, proseguono i due dirigenti sindacali, ”non possono tuttavia coinvolgere il lavoro svolto con qualificata professionalità, impegno costante e motivata coerenza da parte di tutto il personale dipendente dell’Agcom”.
“Attendiamo – concludono Solari e Moccia – comportamenti conseguenti rapidi e in grado di ridare credibilità ad un’Autorità quale l’Agcom ripetutamente coinvolta da parte di alcuni in episodi del tutto incoerenti con le funzioni che le sono proprie”.