Torna a crescere a marzo la fiducia dei commercianti italiani. L’indicatore sintetico, considerato al netto della componente stagionale, infatti sale da 105,2 a 108,7. Lo rivela l’Isae nella sua indagine mensile. Rispetto alla rilevazione precedente, recuperano i giudizi sulle vendite correnti e migliorano le attese su quelle future; in lieve decumulo sono giudicate le giacenze di magazzino.
Segnali positivi, osserva l’Isae, anche dal clima di fiducia delle costruzioni nel mese di febbraio. Il miglioramento dell’indicatore, che sale da 81,1 a 82,1 raggiungendo il valore più elevato da ottobre 2008, è dovuto essenzialmente al deciso recupero dei giudizi sui piani di costruzione, al quale si associa un lieve deterioramento delle prospettive sull’occupazione. Guardando alle dinamiche settoriali, la fiducia è in lieve miglioramento sia nell’edilizia (comprendente l’edilizia residenziale e quella non residenziale) sia nell’ingegneria civile.
L’istituto inoltre rileva una sostanziale stabilità a marzo della fiducia delle imprese manifatturiere. Emergono però differenze significative tra i vari comparti produttivi: la fiducia scende leggermente nei beni di investimento, mentre aumenta leggermente in quelli intermedi e in modo più marcato nei beni di consumo. Differenze ancor più marcate si trovano a livello territoriale: il clima di fiducia cala nettamente nel Nord Est e soprattutto nel Mezzogiorno; la fiducia cresce invece in misura moderata nel Nord Ovest e recupera nettamente nel Centro. Diminuisce invece a marzo la fiducia nei servizi di mercato. L’Isae evidenzia alcune lievi differenze per macrosettori e a livello territoriale.