Inizia oggi, a Bologna, la procedura di mobilità per 545 lavoratori del Gruppo Delta, commissariato dalla Banca d’Italia nel maggio del 2009 a seguito dell’inchiesta sui reati di riciclaggio disposto dalla Procura di Forlì e della revoca delle autorizzazioni da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Una situazione che, a giudizio della Uilca Uil, “non affonda le sue radici nella crisi finanziaria ed economica internazionale ma bensì in una gestione aziendale irresponsabile ed in un sistema di controlli e di responsabilità non esercitate da parte di Banca d’Italia”.
La segretaria nazionale del sindacato Uil credito ricorda che il settore non è coperto dalla legge sugli ammortizzatori sociali ordinari, motivo per cui le organizzazioni sindacali e l’Abi hanno introdotto, nell’ambito dello strumento di settore, la parte cosiddetta “emergenziale” che prevede una copertura fino a 24 mesi in caso di situazioni di crisi occupazionali di tale gravità e che, ad oggi, non e’ operativa a causa della mancanza della firma del ministro dell’Economia, Giulio Tremonti sul decreto interministeriale.
Per questo la Uilca chiede al ministro di farsi carico al più presto del Fondo emergenziale di settore consentendo la definizione di percorsi di tutela per tutti i lavoratori del Gruppo Delta. (FRN)