“I lavoratori pubblici hanno già dovuto subire gli effetti pesanti della manovra di finanza pubblica. La ulteriore decisione di accelerare l’aumento dell’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego crea una situazione di oggettiva insostenibilità sociale che va compensata con misure capaci di riequilibrare l’equità sociale”. Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl, Maurizio Petriccioli, commentando la risposta del ministro Sacconi alle sollecitazioni dell’Unione europea a parificare, entro il 2012, l’età pensionabile delle donne nel pubblico impiego. “Se quanto é stato deciso a luglio non basta il governo italiano convochi subito le parti sociali per valutare puntualmente gli sviluppi della materia e per individuare, insieme, soluzioni che rendano più sostenibile sul piano sociale gli effetti degli interventi di contenimento della spesa e delle misure da intraprendere sull’equiparazione dell’età pensionabile”, ha concluso Petriccioli. (FRN)