A conclusione della Settimana di studi, si sono svolti oggi in Val Gardena i lavori del Consiglio Generale della Fai-Cisl. Nella sua relazione introduttiva, il Segretario generale, Augusto Cianfoni, ha posto l’accento sulla necessità di un nuovo progetto di politica economica per un vero sviluppo organico dell’economia italiana, con lo stimolo ed il sostegno alla crescita.
“E’ certo importante l’equilibrio dei conti pubblici – ha affermato Cianfoni- ma occorre uscire dalla logica del pronto soccorso perché se l’economia non cresce il Paese non supera le attuali difficoltà e si accrescono i gravi squilibri e ritardi strutturali che rendono impossibile delineare ogni pur cauta prospettiva per il futuro”. “La Fai – ha aggiunto – in questa Settimana di studi ha indicato obiettivi e linee d’azione ed è pronta ad affrontare le nuove sfide per una vera inversione di rotta, che passa per una valorizzazione delle straordinarie risorse naturali del Paese, che trovano in una moderna ed efficiente filiera agro-alimentare un decisivo momento di snodo”. “Tutela dell’ambiente, del territorio, dei boschi, valorizzazione delle potenzialità della stessa “montagna povera” – ha concluso Cianfoni – costituiscono altrettanti importanti tasselli della nostra linea di proposta e sulla quale, con l’estensione della contrattazione di secondo livello e con la razionalizzazione e sviluppo della bilateralità, svilupperemo la nostra iniziativa”.
Nel suo intervento, il Segretario generale della CISL, Raffaele Bonanni, ha tracciato una analisi sull’attuale situazione del Paese ed ha richiamato le scelte strategiche della CISL, decisamente orientate ad aprire ogni possibile prospettiva di crescita, attraverso gli strumenti delle negoziazione e della concertazione, da estendere anche nelle diverse realtà territoriali. Su un altro aspetto ha insistito Bonanni: il codice della partecipazione. “E’ un’iniziativa importante – ha sottolineato – per la cui attuazione la Cisl è particolarmente impegnata e che occorre ora recepire in Avvisi Comuni, con intese fra le Organizzazioni sindacali di categoria e le controparti”. “Vogliamo contribuire – ha proseguito Bonanni – a costruire una cultura sindacale originale, azione propria del “Sindacato nuovo” di Pastore e Romani. Le incomprensioni e le difficoltà sono ingredienti connaturati alle nostre scelte che rompono le consuetudini”. “Nella contrattazione – ha evidenziato il Segretario generale – il nostro lavoro si conclude con il perfezionamento del 2° livello, che dobbiamo vivere da protagonisti anche nella gestione”. “Sono certo – ha concluso Bonanni – che anche sotto questo profilo, la nostra FAI saprà svolgere un ruolo molto importante”. (LF)