“Il Codice della partecipazione è un utile strumento per il riconoscimento della dignità del lavoratore”. Lo afferma il segretario confederale della Csil, Maurizio Petriccioli, ribadendo che la partecipazione dei lavoratori agli utili d’impresa si “propone non come alternativa all’economia e al mercato, ma come strada per costruire una diversa economia”.
A suo giudizio “né il collettivismo ideologico, né il corporativismo della finanza speculativa possono essere forieri di benessere sociale e di successo aziendale”. Per questi motivi la Cisl, sottolinea Petriccioli, “è impegnata alla costruzione di nuove strade per uscire dalla crisi e in questa direzione la partecipazione e il coinvolgimento dei lavoratori sono fondamentali per democratizzare l’economia, negoziare i processi di accumulazione del capitale e contrarre meglio modalità di distribuzione del reddito, modulandola in relazione ai nuovi bisogni ed esigenze personali e familiari dei lavoratori”. “Ora è necessario, conclude, che le parti sociali riprendano il confronto e partendo dal “Codice” indichino le norme legislative e le premialità fiscali utili a rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono allo sviluppo delle forme partecipative”. (FRN)