Scelte sbagliate della proprietà Lucchini potrebbero portare a conseguenze disastrose nel comprensorio, nelle province di Livorno, Grosseto e nell’intera Regione. A lanciare l’allarme sono i sindacati Fim, Fiom e Uilm di Piombino, che hanno indetto uno sciopero di 3 ore, dalle 9 alle 12, con manifestazione davanti alla direzione della fabbrica Lucchini per giovedì 22 luglio. La data è stata modificata dalle organizzazioni sindacali che precedentemente avevano indicato il 19 luglio. Lo sciopero è stato proclamato in seguito alla cessione da parte di Severstal del 50,8% delle quote del Gruppo Lucchini a una società finanziaria controllata da Mordashov, il principale azionista di Severstal al prezzo simbolico di 1 euro. Una mossa che avrebbe indispettito il pool di banche creditrici, che sono in trattativa con Lucchini per rinegoziare un debito da 770 milioni. Tuttavia, secondo informazioni trapelate in ambienti finanziari, pare che il clima tra le banche e il gruppo siderurgico si sia stemperato. Prima del nuovo vertice al Ministero dello Sviluppo economico, in programma il 29 luglio, si riunirà l’assemblea dei soci del Gruppo Lucchini e, probabilmente si svolgerà un nuovo incontro con le banche. Le informazioni sono state riferite ieri dal sindaco Gianni Anselmi al consiglio comunale. Gli spiragli che sembrano aprirsi nella trattativa con le banche non distraggono i sindacati, preoccupati per il futuro dello stabilimento e dell’occupazione. (FRN)
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