“Un manovra di necessità, ma con un impatto negativo per le piccole e medie imprese”. Ecco cosa rivela in sintesi il sondaggio effettuato da Confapi su un campione di 1.500 imprenditori associati. Dallo studio emerge che più della metà degli iscritti valuta con grande scetticismo l’impianto generale dato alla manovra. Tra le preoccupazioni più forti figura la mancanza di una politica di sviluppo, il mantenimento dell’Irap e la mancata riforma degli studi di settore. Il mondo dell’impresa valuta positivamente la ridefinizione della spesa pubblica ma vive con difficoltà le scelte economiche approvate dal governo in materia di competitività.
Dal sondaggio emerge quindi un giudizio tendenzialmente negativo (per circa il 40% l’impianto generale non è positivo, mentre il 46% teme che avrà un impatto negativo sulle pmi), anche se il 50,79% degli intervistati la ritiene positiva per l’aspetto riguardante la lotta all’evasione fiscale e agli sprechi. “Gli imprenditori si aspettavano iniziative più incisive per rilanciare il Sistema-Italia – affermano i vertici della Confederazione – ma siamo convinti che questo sia il momento di essere ottimisti e di affrontare con forza i nodi per rilanciare sviluppo del Paese”.