I tre operai dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat licenziati dall’azienda (due di loro sono delegati della Fiom) sono tuttora sulla Porta Venosina, antico ingresso alla città, dove sono saliti ieri pomeriggio per protestare contro la decisione del gruppo torinese. I tre operai – accusati dall’azienda di aver ostacolato, durante un corteo interno, l’attività di altri operai che non scioperavano (accusa respinta dagli interessati) – hanno trascorso gran parte della notte parlando con diversi loro colleghi: alcune decine di persone, infatti, per lo più altri operai, sono rimasti davanti all’antica porta, fornendo ai tre acqua e cibo. Oggi dovrebbero arrivare a Melfi anche i segretari nazionali della Fiom, Giorgio Cremaschi e Gianni Rinaldini, oltre al segretario generale, Maurizio Landini. Quest’ultimo parteciperà domani al corteo che percorrerà le strade di Melfi e raggiungerà Porta Venosina: sono previste otto ore di sciopero alla Fiat-Sata e nelle fabbriche dell’indotto. (FRN)
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