Martedì 20 luglio a Roma davanti Palazzo Chigi, la Cgil e la Filctem terranno un presidio e una manifestazione sulla vertenza dei lavoratori dell’industria chimica “Vinyls”. I chimici della Cgil protesteranno contro la stasi di una vertenza in cui “nessuno finora ha mantenuto gli impegni presi con le istituzioni, con i lavoratori, con i sindacati”. La crisi, spiega la Filctem, “rischia di degenerare: gli impianti di Marghera, Porto Torres e Ravenna (che danno lavoro ad oltre 500 addetti, più altri 200 dell’indotto) sono ancora fermi a nove mesi di distanza dall’accordo sottoscritto al ministero del Lavoro e prima ancora al ministero dello Sviluppo economico nel quale era testualmente scritto, ricorda il sindacato, che “a far data dal 15 dicembre 2009” si sarebbe consentito “un graduale e progressivo riavvio di tutti gli impianti”. “Siamo tornati al punto di partenza – dice polemico Alberto Morselli, segretario generale della Filctem Cgil – come in un pericolosissimo gioco dell’oca, ma in questo caso giocato tutto sulla pelle di centinaia di famiglie”. Morselli chiede poi al governo di sollecitare l’Eni a salvare “Vinyls” con un piano industriale di rilancio nel settore, oltre a rispettare l’ impegno di riavvio degli impianti assunto dai commissari straordinari, visto che hanno in mano le fidejussioni di Stato, salvi i posti di lavoro e l’integrità del ciclo del cloro. (FRN)