L’onda lunga della crisi frena in consumi che saranno “stagnanti” ancora “per molti mesi” tanto che una famiglia su quattro si trova costretta a rinunciare all’essenziale. A sostenerlo la Confcommercio nel suo ‘Outlook dei consumi’ elaborato con il Censis, dove si legge che il “quadro generale di incertezza”, dovuto anche al susseguirsi di notizie di crisi finanziarie e possibili default di conti pubblici, “si riverbera negativamente sul clima di fiducia delle famiglie che raggiunge il minimo dal gennaio 2009”. Ben il 68% delle famiglie prevede per i prossimi mesi “consumi stabili”. Numerose le famiglie che prevedono di posticipare alcune spese programmate. Ben il 27% rinvia le spese di ristrutturazione della casa e di questi solo il 9,8% pensa che le farà nei prossimi mesi. Stesso discorso per l’acquisto degli elettrodomestici, per i nuovi mobili di casa e la nuova auto. Quasi un quarto delle famiglie ha dovuto rinunciare all’essenziale (era il 17% nella rilevazione effettuata a gennaio 2010), spiegano Censis e Confcommercio, mentre una buona metà ha razionalizzato le spese ed eliminato il superfluo, e solo una quota del 25% non ha mutato in modo sostanziale il proprio stile di consumo, limitando gli sprechi ma concedendosi anche qualche lusso. Se si guarda poi alle vacanze estive: ben il 58% non farà alcuna vacanza (era il 57,3% nel 2009). Tra coloro che invece non rinunceranno a fare qualcosa (il 42%) prevalgono i soggiorni brevi: 11,5% farà una vacanza lunga in Italia, il 2,6% una vacanza lunga all’estero; mentre il 23,6% farà un soggiorno breve in Italia e il 4,7% un soggiorno breve all’estero. (FRN)
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