“Il dato, particolarmente rilevante, sul calo della produttività del lavoro nell’ultimo triennio, purtroppo, non sorprende, considerando cha da un decennio la produttività è in calo con una media annua dello 0,5%. Lo dichiara in una nota Giorgio Santini, segretario confederale della Cisl.”L’accentuazione registrata negli ultimi anni dall’Istat – continua Santini – è dovuta in gran parte agli effetti della crisi produttiva, che nel nostro paese è stata affrontata modulando gli ammortizzatori sociali in modo tale da rendere minime le perdite di posti di lavoro, attraverso la cig e i contratti di solidarietà. Ora tuttavia, è necessario che le imprese riprendano ad investire con più convinzione nei settori produttivi, in ricerca ed innovazione, nella riqualificazione del capitale umano, adeguando le professionalità e le competenze dei lavoratori. In questo quadro è decisiva l’attuazione del nuovo accordo sulla contrattazione in particolare al livello aziendale e territoriale realizzando accordi su investimenti, qualità e produttività, con la piena responsabilizzazione di lavoratori ed imprese per un miglioramento degli standard produttivi ed occupazionali”.”L’impegno del Governo per la detassazione al 10% dei salari derivanti da accordi di produttività e turnazioni – conclude Santini – dovrà funzionare come ulteriore fattore di traino ed incentivazione per irrobustire la ripresa produttiva, oggi ancora lenta e fragile”. (LF)