Per risollevare le sorti dell’agricoltura in Sardegna servono interventi congiunturali e strutturali. Lo chiede la Coldiretti Sardegna in un documento-piattaforma proposto al presidente della Regione, Ugo Cappellacci, e all’assessore dell’Agricoltura, Andrea Prato, in un incontro con il presidente regionale dell’organizzazione di categoria, Marco Scalas, durante il presidio di questa mattina sotto la sede della Regione Sardegna a Cagliari.
Nella piattaforma sono previsti, oltre al ritiro dal mercato del Pecorino Romano, la ristrutturazione dei debiti bancari e previdenziali, l’incremento delle indennità compensative, lo sblocco dei pagamenti per il Programma di sviluppo rurale (Psr), la verifica del funzionamento delle organizzazioni dei produttori e l’istituzione di un osservatorio per il monitoraggio dei flussi del latte. Tra le azioni strutturali, la Coldiretti propone una rimodulazione del Psr, l’istituzione di una stanza di compensazione per il latte ovino, l’attivazione di circuiti commerciali di filiera corta, interventi sulle energie rinnovabili, oltre ad interventi per la valorizzazione e promozione dei prodotti tipici della Sardegna. (LF)
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