La scelta di Federmeccanica di disdire il contratto del 2008 “é una decisione gravissima e irresponsabile, che lede i principi democratici del nostro Paese”. Lo dichiara in una nota il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini”. “Si decide, infatti, continua il leader della Fiom, di cancellare il contratto nazionale di lavoro, in accordo con sindacati minoritari e impedendo alle lavoratrici e ai lavoratori di potersi esprimere sul loro contratto”. A suo giudizio “si tratta di una violazione delle regole e della rottura dei principi democratici alla base degli equilibri sociali”. Per la Fiom – sottolinea – l’unico contratto in vigore rimane, sotto ogni punto di vista, quello del 2008 firmato da tutti e votato dalle lavoratrici e dai lavoratori. Domani il comitato centrale della Fiom assumerà tutte le decisioni necessarie”.
La decisione di Federmeccanica di recedere dal contratto nazionale del 20 gennaio 2008 “ci lascia indifferenti e non modifica quanto realizzato il 15 ottobre del 2009” con la firma, fatta eccezione per la Fiom, del rinnovo del contratto dei metalmeccanici, commentano Fim e Uilm. “Il contratto del 2009 – afferma il segretario generale della Uilm, Rocco Palombella – ha rinnovato sia la parte normativa sia quella economica”. Quello di Federmeccanica “é un atto puramente dimostrativo”.
Il leader della Fim, Giuseppe Farina, in riferimento alle affermazioni della Fiom, ricorda che “i sindacati che hanno sottoscritto il contratto nazionale del 2009 rappresentano la maggioranza dei lavoratori iscritti al sindacato”. (FRN)