“I dati sull’economia Italiana confermano quanto ancora sia debole la ripresa in atto”. Lo afferma il Segretario Confederale della Cisl, Luigi Sbarra, commentando i dati diffusi oggi dall’Istat su produzione industriale e Pil. “La variazione media degli ultimi tre mesi rispetto al livello produttivo del trimestre immediatamente precedente – precisa Sbarra – è pari a + 2,1%, mentre a luglio la produzione industriale ha praticamente smesso di crescere facendo segnare, rispetto a giugno, solo un aumento dello 0,1%”. “Il dato sulla produzione industriale – prosegue il sindacalista – è un campanello d’allarme sullo stato della nostra economia, che con una domanda interna troppo debole ed una modesta ripresa delle esportazioni stenta, a differenza di altri paesi europei, ad agganciare pienamente la ripresa economica internazionale”.
Per il sindacalista “in Italia è necessario un nuovo e forte Patto Sociale che affronti e selezioni il quadro delle riforme di sistema, riducendo gli sprechi e le inefficienze della spesa pubblica, recuperando risorse dall’evasione fiscale, per destinarle alla riduzione delle imposte, che gravano sul lavoro e sulle imprese, ed alle politiche di sviluppo: ricerca, innovazione, infrastrutture, energia, Mezzogiorno”.
“E’ necessario, inoltre, – prosegue – avviare una seria strategia di politica industriale con il concorso attivo del governo nazionale e delle Regioni, che attivi e trasferisca a reti qualificate di imprese, settori, filiere e distretti, soprattutto al Sud, competenze e risorse per innovare e competere nel nuovo mercato globale, salvaguardando produzioni e posti di lavoro”. “Infine – conclude – diventa urgente e necessario procedere alla nomina del nuovo Ministro allo Sviluppo Economico”.
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