“In Italia non c’é bisogno di moderazione salariale perché i nostri salari sono i più bassi d’Europa. C’é bisogno di riforme perché dal ’94 in poi siamo caduti in una trappola: bassa produttività e bassi salari”. Così il segretario generale della Uil, Luigi Angeletti, replica alle sollecitazioni del commissario europeo agli affari economici, Olli Rehn, che chiede moderazione salariale e riforme strutturali per recuperare il gap di competitività.
“Sì alle riforme – ha detto il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni – ma sui salari vogliamo meno tasse perché i nostri sono già bassi e bisogna aumentarli anche con accordi sulla produttività, come abbiamo fatto a Pomigliano”.
Secondo Angeletti é necessario, inoltre, eliminare il tetto dei 35mila euro per la detassazione degli incrementi salariali legati agli aumenti di produttività. “Bisogna uscire dalla trappola ‘bassa produttività-bassi salarì – ha spiegato il segretario generale della Uil – aumentando produttività e salari. La cosa più importante, dal punto di vista strategico e che cambierà in meglio i rapporti, é che tutti gli incrementi salariali frutto di accordi, devono essere detassati”. (FRN)
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