Unicredit ha dato la propria disponibilità a spalmare i 4.100 esuberi in cinque anni rispetto ai tre previsti in fase di apertura di negoziato con i sindacati. L’azienda ha proposto esodi volontari e incentivati con un obiettivo di 3.000 fuoriuscite per il 2013. È quanto emerge a conclusione dell’incontro a Milano tra il gruppo bancario e i sindacati che hanno chiesto all’azienda di allargare la discussione sulla stabilizzazione del personale, su nuove assunzioni e su un sistema di garanzie per i 600 pensionandi bloccati dal decreto Tremonti. Azienda e sindacati al momento non sono entrati nel merito della distribuzione territoriale degli esuberi.
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