Il regolamento europeo sul’made in’, ovvero l’indicazione in etichetta della denominazione di origine di alcune categorie di prodotti, andrà in votazione la prossima settimana nella commissione europarlamentare Commercio Internazionale. Fortemente voluto dagli italiani (la relatrice è la pdl Cristiana Muscardini, i relatori ombra Gianluca Susta per i socialdemocratici e Niccolò Rinaldi per l’Alde) è molto poco gradito da alcuni governi nordeuropei con la Germania e la Svezia. Il testo arriva al primo traguardo dopo cinque anni di gestazione. Per i tre relatori il regolamento europeo rischia di essere danneggiato dalla legge Reguzzoni-Versace, sulla quale la scorsa settimana c’è stata riunione a Palazzo Chigi. Per i tre esponenti politici la legge italiana è “in forte odore di protezionismo”. Il regolamento europeo, hanno detto i tre relatori, servirà invece a correggere “un’anomalia europea, visto che una normativa analoga per l’indicazione di origine dei prodotti esiste praticamente in tutti i paesi del mondo e servirà a difendere gli interessi dei consumatori europei”. (LF)
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