Si è tenuto oggi, a Roma, il Consiglio Generale della Feneal Uil. Nel corso del dibattito, a cui è intervenuto il Segretario Generale della Uil Luigi Angeletti che portato il saluto della Confederazione, si è parlato di crisi e sviluppo del paese, ruolo della politica e rapporto con le forze sociali. Il Segretario Generale Feneal, Antonio Correale nella sua relazione, che ha aperto i lavori, si è soffermato innanzitutto sull’attuale situazione politica:
“Malgrado i nostri sforzi – ha detto – per ridare priorità ai problemi concreti, la politica continua, invece, ad avvitarsi su se stessa”. Per Correale si parla molto di consistenza della maggioranza, di modifiche, che sarebbero sacrosante, alla legge elettorale, di calcoli politici sulla presunta fine del “berlusconismo”, ma non riusciamo a capire cosa davvero possono dare, oggi, Governo e partiti per tirare l’Italia fuori dalle difficoltà e, soprattutto, per ritrovare un vero rapporto, diretto e positivo, con le famiglie, i lavoratori, le imprese, insomma, con il paese reale, in carne ed ossa”.
Riguardo alle difficoltà economiche delle famiglie italiane Correale ha detto che “si stanno ridisegnando la mappa dei ceti sociali con crescenti ed inquietanti disuguaglianze tra ricchi e poveri”.”La crisi – precisa – è stata anche un banco di prova per tutti noi: possiamo però dire che sul piano sociale la prova è stata dura ma la tenuta c’è stata”. “Ad esempio – prosegue – abbiamo garantito professionalità indispensabili per il settore edile che non è uscito massacrato”.
Parlando dei rapporti tra i sindacati Correale ha detto che “è innegabile che la fase attuale registra molte difficoltà di rapporti fra Cgil da una parte e Uil e Cisl dall’altra”. Per il sindacalista “nella storia sindacale le sintonie fra le tre organizzazioni sindacali hanno oscillato più di una volta, ma c’è una costante: nei momenti di svolta spesso proprio la ostinazione di Uil e Cisl a non rimanere fermi, a non rifiutare l’ostacolo dell’evoluzione economica e sociale ha permesso alla fine, sia pure tra molti travagli, di far prevalere in tutto il sindacato, Cgil compresa, un’anima davvero riformista
Sulla Manifestazione Nazionale Uil e Cisl di ottobre Correale ha spiegato che”la leva fiscale è fondamentale in questa fase: per dare risposte alle difficoltà economiche dei lavoratori e per rianimare i consumi interni”.
Sul settore Edile Correale ha detto “che si è combattuto una dura battaglia per contenere un consuntivo ancora più pesante in termini occupazionali”.”Eppure – prosegue – la perdita di posti di lavoro, fra la fine del 2008 e la fine del 2009, ha sfiorato le 200 mila unità”. C’è stata, continua, una caduta evidente delle piccole opere, “piccole ma importantissime per la qualità della vita delle città, per la manutenzione del territorio, per favorire l’attività economica e sociale, così come la spesa degli Enti Locali è scesa in modo verticale, per i ben noti problemi legati alla sostanziale espropriazione delle loro risorse”. “La situazione del residenziale non ha bisogno di molti commenti: secondo il Cresme, – continua Correale – dopo il boom del volume di affari fra il 1997 ed il 2006, con un balzo di più 86%, gli ultimi tre anni hanno visto crescenti riduzioni.”
La Feneal, ha ricordato infine, da tempo chiede un piano decennale per la messa in sicurezza del territorio. “Un piano – prosegue – che unisca la nazione, se è vero come è vero che i fiumi straripano in Liguria come in Campania, se le frane travolgono territori del nord come del centro o del sud; se il nostro patrimonio archeologico ed artistico è ovunque messo in pericolo”. (LF)