Dal primo gennaio prossimo oltre un milione di lavoratori dell’artigianato e delle piccole imprese potranno contare su un nuovo fondo nazionale integrativo di assistenza sanitaria del valore di 125 milioni di euro l’anno. È questo il frutto di un accordo, raggiunto nella tarda serata di ieri, tra le organizzazioni datoriali dell’artigianato Cna, Confartigianato, Casartigiani, Claai con le organizzazioni sindacali di Cgil, Cisl e Uil.
Il fondo fornirà ai lavoratori prestazioni sanitarie integrative a quelle del servizio sanitario nazionale; la contribuzione prevista da parte del datore del lavoro è pari a 10,42 euro al mese per lavoratore per dodici mesi all’anno, per un totatale di 124 euro annui. L’adesione al fondo non è obbligatoria, tuttavia “i contenuti dell’intesa verranno recepiti nei contratti collettivi di lavoro e l’azienda che omette – è scritto nel testo dell’accordo – il versamento dei contributi, è responsabile della perdita delle prestazioni sanitarie cui ha diritto il lavoratore, salvo il risarcimento del maggior danno subito”.
A metà novembre le parti costituiranno ufficialmente il fondo presso un notaio e l’operatività scatterà a partire dal primo gennaio prossimo. L’intesa riguarda tutti i lavoratori dell’artigianato e i dipendenti delle imprese che applicano i contratti sottoscritti dalle parti. Ne sono esclusi i lavoratori del settore edili. (LF)