La banca centrale irlandese ha tagliato quest’oggi le stime di crescita del pil per l’anno in corso e lanciato un appello al governo affinché vari nuove misure di austerity per risanare il deficit di bilancio e riconquistare credibilità sui mercati. La banca centrale stima per il 2010 una crescita del 0,2% contro il +0,8% della sua stima precedente di luglio e l’1% messo in preventivo dal governo. Date le tensioni internazionali e i persistenti dubbi sulla capacità dell’Irlanda di far fronte ai suoi debiti, la banca centrale ritiene che il governo dovrà varare aggiustamenti al bilancio 2011 maggiori rispetto ai 3 miliardi previsti sino ad ora.
La “priorità” nel breve termine, spiega la banca centrale, é quella di assicurare che il budget 2011 “diventi il primo passo per un piano di risanamento fiscale più stringente”. Escludendo i profitti generati dalle multinazionali che operano in Irlanda, quest’anno il prodotto nazionale lordo diminuirà dell’1,7% mentre per il 2011 la banca vede una crescita del pil del 2,4% e del prodotto nazionale lordo dell’1,7%. (FRN)
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