“Le motivazioni alla base della decisione di cessare le attività di produzione di sigarette nello stabilimento di Lecce sono state ampiamente ed esaustivamente comunicate nel corso dell’incontro odierno con i ministri Romani e Fitto nonché nel corso dei precedenti incontri con le organizzazioni sindacali”. Lo sottolinea British American Tobacco Italia spa (Bat Italia) a conclusione dell’incontro tenuto oggi al ministero dello Sviluppo economico.
Le motivazioni dell’azienda, sostiene l’azienda, sono attribuibili all’eccesso di capacità produttiva degli stabilimenti del Gruppo operanti all’interno dell’Europa comunitaria e dall’impossibilità di allineare in maggiori costi complessivi dello Stabilimento a quelli della media di quelli degli altri siti operanti nell’Ue. “A tal riguardo – si legge in una nota – si precisa come l’Azienda abbia già valutato una serie di possibili scenari alternativi alla cessazione della produzione senza, tuttavia, identificarne di sostenibili nel lungo periodo”.
“A seguito della decisione presa, da considerarsi peraltro irrevocabile, l’Azienda – è detto ancora nella nota – si è resa da subito disponibile ad identificare soluzioni industriali che consentissero di preservare i livelli occupazionali”. A tal riguardo Bat Italia ha presentato un piano di riconversione industriale che, che secondo l’azienda, “garantirà a tutti i dipendenti, di Bat Italia e dell’indotto, piena occupazione, alle medesime condizioni salariali e tramite contratti a tempo indeterminato anche per coloro che, attualmente, sono impiegati con contratti a tempo determinato o interinale”. (LF)