“Alle promesse del governo devono corrispondere i fatti. Se non vengono stanziate risorse adeguate ed immediate per aiutare il Veneto a uscire dal fango dell’alluvione, sarà più che motivata la protesta fiscale da parte dei cittadini e dalle imprese”. Lo sostengono in una nota congiunta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, e il segretario regionale della Cisl veneta, Franca Porto.
“Occorre rimettere in moto le centinaia di aziende disastrate, sostenere le famiglie che hanno subito grandi danni nei beni, finanziare gli enti pubblici per ripristinare servizi e infrastrutture, comprese quelle di tutela idrogeologica”.
A fronte di una oggettiva condizione di ristrettezza della finanza e di contenimento del debito pubblico, le risorse necessarie a sostenere le aree alluvionate non possono essere distolte ad altre voci della spesa pubblica, ma possono essere recuperate, secondo la Cisl, con una specifica tassa straordinaria ad hoc sulle rendite finanziarie, sui grandi patrimoni e sui redditi alti per aiutare il Veneto e le altre zone colpite da calamità naturali. (FRN)