La cordata composta da Unicredit, Costa Crociere, Generali, Giuliana Bunkeraggi e Reguardia si è aggiudicata oggi la gara per l’acquisto del 60% delle azioni della Trieste Terminal Passeggeri (Ttp), controllata dell’Autorità portuale che gestisce il traffico passeggeri dello scalo giuliano.
La cordata, l’unica rimasta in gara all’apertura delle buste dello scorso 5 novembre, ha offerto 4,2 milioni di euro rispetto alla base d’asta fissata a 3,9 milioni.
I rappesentanti della cordata, presenti stamane alla seduta pubblica in cui è stata aperta la busta con l’offerta economica, hanno rimandato ogni commento e dichiarazione sul piano industriale a una prossima conferenza stampa.
Il presidente dell’authority triestina Claudio Boniciolli ha sottolineato la bontà della scelta fatta con la costituzione della società nel 2007. “È stato dimostrato – ha spiegato Boniciolli – che il pubblico, amministrato da persone competenti e capaci, con visione privatistica, è in grado di ottenere brillanti risultati”. Il piano industriale della cordata prevede, secondo quanto si è appreso, la crescita del traffico passeggeri fino a 200 mila unità all’anno.
L’investimento di Unicredit a Trieste affianca il progetto della piattaforma logistica dell’Alto Adriatico presentato sempre dal gruppo bancario. Per il piano, che prevede la realizzazione di un moderno terminal container al porto di Monfalcone (Gorizia), sono stimati investimenti per un miliardo di euro. (LF)
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