I sindacati di Fit-Cisl, Filt-Cgil e Uiltrasporti, convocati al ministero del Lavoro per la procedura di cassa integrazione prevista per 722 marittimi di Tirrenia, hanno ribadito la loro netta contrarietà al provvedimento. Lo rende noto il segretario nazionale Marittimi della Fit-Cisl Beniamino Leone.
“Il ministero del Lavoro – prosegue Leone in una nota – preso atto delle posizioni sindacali ha riconvocato le parti per il prossimo 23 novembre, ultimo giorno utile per un eventuale accordo congiunto”. “La Fit-Cisl – ribadisce il dirigente sindacale – riconfermando lo sciopero già proclamato per lunedì 22 novembre, sottolinea con forza la necessità di un intervento del governo per scongiurare la cassa integrazione”. “Occorre invece procedere – conclude – secondo gli accordi già stabiliti alla privatizzazione di Tirrenia, senza negative forzature, nè interventi sui livelli occupazionali, sul presidio del mercato e sui collegamenti”. (LF)