Nel 2011 il bilancio della crisi per il settore delle costruzioni potrebbe ammontare a 290 mila posti di lavoro persi, considerando anche i settori collegati. Lo stima l’Ance nell’Osservatorio congiunturale sull’industria delle costruzioni, sottolineando che “il basso profilo della domanda di investimenti in costruzioni e l’assenza di prospettive di miglioramento stanno generando forti contraccolpi sulla tenuta dei livelli occupazionali”.
Considerando che il calo delle ore lavorate è stato di circa il 15%, l’Ance stima in circa 180.000 il numero di posti di lavoro dipendente dall’inizio della crisi. Tenendo conto anche degli effetti sui settori collegati alle costruzioni, si può stimare un calo complessivo di circa 250.000 occupati.
Nel 2011 l’Ance prevede che si registrerà un’ulteriore perdita di circa 30.000 posti di lavoro nelle costruzioni che porterà complessivamente a 210.000 la perdita occupazionale complessiva dall’inizio della fase recessiva. Se si considerano anche i settori collegati, i posti di lavoro persi raggiungono le 290.000 unità. (LF)
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