Responsabilità sociale e definizione di linee guida per l’attuazione della contrattazione di secondo livello. Sono questi i temi al centro dell’accordo firmato questa mattina a Milano tra Federchimica, Farmindustria e Femca, Filctem, Uilcem. L’intesa, che rientra nell’ambito dell’Osservatorio nazionale dell’industria chimico-farmaceutica, ha l’obiettivo di favorire comportamenti e scelte socialmente responsabili nelle relazioni industriali, nonché lo sviluppo delle stesse relazioni sindacali a livello aziendale, funzionali a sostenere competitività e sviluppo delle imprese, oltre a tutela e crescita dell’occupazione.
L’accordo, che fa seguito al rinnovo del contratto nazionale dei chimici del 18 dicembre 2009, rappresenta l’impegno di imprese e lavoratori a integrare, ciascuno in relazione al proprio ruolo, i temi sociali, etici e ambientali nelle proprie attività, al fine di operare “responsabilmente avendo ben chiari diritti e doveri”. L’importanza data poi alla contrattazione di secondo livello, spiegano le parti sociali firmatarie dell’intesa, nasce “dalla consapevolezza che la contrattazione, in relazione alle aspettative crescenti delle persone sui temi di welfare, potrà avere, con i necessari incentivi fiscali, sempre più un ruolo integrativo dello Stato sociale”.
Il settore chimico-farmaceutico ha già dato l’esempio in questo senso realizzando, per primo tra i settori industriali, scelte di responsabilità sociale con fondi Fonchim e Faschim, che garantiscono ai lavoratori una copertura previdenziale e sanitaria integrativa.
Le linee guida sottoscritte offrono alle parti aziendali possibili temi per la condivisione di scelte di responsabilità sociale nella contrattazione di secondo livello.
Infine i soggetti firmatari dell’intesa hanno deciso di lanciare, attraverso l’Osservatorio, un progetto di formazione congiunta per gli attori sociali del settore. (FRN)