Domani il Consiglio dei ministri dovrebbe dare il via libera preliminare all’ultimo dei decreti attuativi della legge delega che il governo intende varare, quello riguardante l’armonizzazione dei bilanci di regioni ed enti locali. A quel punto la riforma sarà pressochè in sicurezza visto che il Carroccio ha più volte fatto appello a una direttiva del 2008 che consente, anche in caso di elezioni anticipate, di approvare i decreti delegati che hanno avuto un primo via libera del Consiglio dei ministri.
Intanto, però, si allungano i tempi dell’esame in commissione bicamerale del decreto riguardante la fiscalità dei Comuni. I nodi da affrontare in effetti sono diversi. C’è quello della cedolare secca sugli affitti, un argomento che, ad esempio, il senatore di Fli Mario Baldassarri propone venga scorporato e affrontato nella sua organicità in un provvedimento ad hoc. Vanno limati i meccanismi riguardanti l’Imu, l’imposta municipale unica, che, così com’è prevista, viene finanziata per buona parte dalle imposte sulle seconde case e dunque rischia di avvantaggiare alcuni Comuni turistici rispetto ad altri, o di rendere necessario un forte intervento del fondo perequativo, che di fatto cozza con il principio dell’autonomia impositiva previsto dalla legge delega.
Proprio tenendo conto della corposità dei temi da affrontare la commissione si sarebbe orientata nell’ufficio di presidenza di oggi a chiedere ulteriore tempo per l’esame del provvedimento (una possibilità prevista dalla legge 42) che potrebbe così avere il via libera definitivo da parte prima della commissione e poi del Cdm solo dopo la seconda metà di gennaio. (LF)
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