Oggi sono stati presentati i sette progetti per Termini Imerese. Il ministro dello Sviluppo economico annuncia che i progetti complessivamente hanno un numero di occupati superiore a quelli attualmente impiegati nell’area, ossia circa 2.200 (1.617 per il solo stabilimento Fiat, circa 300 per l’indotto diretto e altri 300 per l’indotto indiretto). Il ministro, al termine dell’incontro con aziende e sindacati, ha ribadito la volontà del governo “di seguire passo passo questi progetti”.
“Siamo sulla buona strada”, ha commentato, e da parte dei sindacati “ci sono state reazioni positive. Abbiamo la possibilità di fare di Termini Imerese un caso di scuola nella risoluzione delle crisi aziendali”.
I sette progetti, sottolinea Romani, “sono compatibili tra di loro e si possono aggiungere uno all’altro”. Tra il 15 e il 20 gennaio poi, annuncia il ministro, sarà firmato al dicastero un accordo di programma con il ministero, la Regione Sicilia, gli enti locali e Invitalia. Successivamente è previsto un altro incontro con sindacati e aziende. Il ministro intanto esclude di incontrare l’ad di Fiat, Sergio Marchionne, che oggi è a Roma.
“Finora ci sono stati solo annunci e abbiamo paura che questo progetto di conversione, che è il più importante del Mezzogiorno sia affrontato con grande approssimazione”, ha dichiarato il segretario regionale della Cisl Sicilia, Maurizio Bernava, a proposito della vertenza. “Non basta avere un elenco di proposte, ha concluso, ma bisogna entrare nel merito per capirne la consistenza economica”. (FRN)