Il CsC stima in dicembre una produzione industriale invariata rispetto a novembre, quando si è avuto un incremento netto e superiore alle attese: +1,1% su ottobre, secondo i dati diffusi oggi dall’Istat (valori destagionalizzati). L’attività si è collocata in dicembre a un livello inferiore del 17,8% dal massimo pre-crisi toccato nell’aprile 2008 e ha segnato un recupero del 10,8% dal minimo di marzo 2009. Il CsC stima una modesta contrazione della produzione nel quarto trimestre del 2010: -0,3% sul terzo, che aveva registrato un incremento dell’1,3% sul precedente (dati destagionalizzati). Il risultato negativo è da attribuire interamente al trascinamento ereditato (-0,9%). Nella media del 2010 la produzione industriale è aumentata del 5,4% sul 2009, quando si era avuto un calo annuo del 18,4% (dati grezzi). La ripresa dell’industria italiana risulta ancora faticosa e alterna fasi più robuste a momenti di stasi. La velocità di recupero della produzione, dal punto più basso della recessione, è stata superiore all’8,0% annualizzato fino ad agosto scorso. Poi ha segnato il passo e ora sta riacquistando slancio.
Le indagini qualitative indicano che nei primi mesi del 2011 la produzione segnerà incrementi significativi. In dicembre la fiducia rilevata dall’Isae presso le imprese manifatturiere è salita ancora (a 103,0, da 101,7 di novembre) ed è ai massimi dal febbraio 2008. In miglioramento soprattutto i giudizi sugli ordini, mentre le attese di produzione sono rimaste elevate. L’afflusso di nuovi ordini, stando al sondaggio Pmi, è accelerato (53,4 da 49,8) e promette ulteriori e più marcati guadagni di attività. (LF)
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