“Ancora una volta c’e’ chi pensa di risolvere i problemi della crisi economica e della disoccupazione giovanile con la formula magica di tassare i ricchi, mascherando inadeguatezza culturale e analfabetismo economico sotto l’inesauribile schermo della demagogia”. Cosi’ il presidente di Federmanager, Giorgio Ambrogioni, boccia la proposta della Fisac Cgil di tassare del 5% i redditi superiori ai 150 mila euro con l’obiettivo di finanziare un piano triennale di incentivi alle imprese che stabilizzano giovani precari.
“Evidentemente non basta aver dimostrato, cifre alla mano – spiega Ambrogioni – che quella dei manager è una delle poche categorie che paga fino in fondo le tasse, che contribuisce alla crescita del Pil del Paese e alla sua competitivita’ internazionale”. “Occorre – prosegue – bloccare sul nascere l’ennesima proposta d giocare sulle retribuzioni altrui per risolvere problemi sociali certamente veri, ma che vanno affrontati e risolti in altri sedi e con ben altri sistemi”. “È sinceramente sconfortante – secondo Ambrogioni – vedere che il maggior sindacato nazionale ripropone lo slogan ‘ogliere ai ricchi per dare ai poveri’ che non trova più posto neanche nelle trame cinematografiche”. “Se si vuole – conde – discutere seriamente di riforma fiscale, incentivi all’occupazione, piani per lo sviluppo, Federmanager è pronta a sedersi al tavolo con il Governo e le forze sociali: ma senza demagogia, senza ipocrisie e con la consapevolezza che sull’impegno nel lavoro non accettiamo lezioni da nessuno”. (LF)
Megale, un piano per l’occupazione giovanile
Un prelievo fiscale del 5% sui redditi sopra i 150 mila euro di top manager, banchieri e dirigenti, per sostenere un piano per l'occupazione giovanile. E' la proposta lanciata dal leader della Fisac Cgil.