Fim, Uilm e Fismic hanno firmato ieri sera all’Unione Industriale di Torino l’intesa sui permessi sindacali. La Fiom non ha firmato. Nel merito, l’intesa che riguarda gli stabilimenti di Fiat Group Automobiles e Fiat Powertain (accordi specifici saranno fatti per gli altri impianti come la Sata di Melfi e la Sevel di Val di’Sangro) introduce un monte ore unico, modificando il sistema regolato dalla legge 300 (lo Statuto dei lavoratori del 1970), che prevede per la partecipazione ai direttivi provinciali il tetto delle oremensili senza alcun limite ai componenti. Secondo la Fiat la conseguenza è che soprattutto in alcune fabbriche del sud si sono registrati abusi, gli stabilimenti si svuotavano in occasione dei direttivi provinciali. Con l’accordo vengono confermate le 8 ore, ma si introduce un tetto di delegati per numero delegati. Motivo del contendere con la Fiom è la clausola di responsabilità che vincola i sindacati al rispetto del contratto nazionale facendo scattare, in caso di violazione , ad esempio per scioperi indetti nei sabati comandati, penalizzazioni sulle trattenute e sui permessi sindacali. Sulle controversie in merito all’applicazione della clausola diresponsabilità è previsto l’intervento di una commissione paritetica.
Duro il giudizio di Enzo Masini della Fiom per il quale la Fiat “invece di un’intesa sul monte ore per mettere in ordine la materia, ha scelto di riproporre gli accordi di Mirafiori e Pomigliano”. Per il sindacalista poi “la commissione paritetica per Masini è priva di ogni potere poiché in caso di disaccordo può liberamente decidere l’azienda”. Opposto il giudizio di Bruno Vitali segretario nazionale della Fim Cisl per il quale “l’accordo che ha carattere sperimentale è positivo e abbiamo mantenuto nei numeri gli stessi permessi dello scorso anno, può così riprendere l’attività sindacale, fortemente ridimensionata dallo scorso primo gennaio”. Sulla stessa lunghezza d’onda Eros Panicali (Uilm), per il quale “con l’accordo c’è un’assunzione di responsabilità del sindacato al rispetto delle intese, sul modello di quanto fatto a Pomigliano e Mir:afiori e si potranno correggere alcune anomalie, riducendo l’uso improprio dei direttivi sindacali”. Infine per la Fismic “si modernizza la natura dell’accordo che risaliva al1971”. (LF)
09 Febbraio 2011
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