“Giudizio negativo” arriva da Confindustria sul decreto legislativo per il pensionamento anticipato dei lavoratori che svolgono mansioni usuranti. Lo ha confermato in commissione Lavoro della Camera il vicedirettore per le relazioni industriali di viale dell’Astronomia, Pierangelo Albini. “Il provvedimento, se non opportunamente modificato, determina per le imprese oneri di natura amministrativa, incertezza circa i destinatari dei benefici con conseguente contenzioso che – é la posizione di Confindustria – inevitabilmente graverebbe solo ed esclusivamente sulle imprese stesse”. Tra le “criticità” rientrano la definizione di lavoro notturno che dovrebbe riguarda esclusivamente il riferimento alle 80 giornate annue e l’individuazione dei lavoratori addetti alle lavorazioni sui linea a catena. Infine viene lamentata la “ingiustificata e eccessiva onerosità” degli adempimenti documentali e la necessità di precisare che debbono essere esclusi dal raggiungimento dei requisiti non solo dei periodi totalmente coperti da contribuzione figurativa ma anche di quelli parzialmente coperti, purché non venga svolta alcune attività lavorativa (come avviene ad esempio in caso di malattia e maternità). (FRN)
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