“Le dichiarazioni odierne del Ministro Romani sulla necessità di andare più veloci sul nucleare e quelle dell’ad di Enel Fulvio Conti riferite alla complessa questione del nucleare in Italia, se, da un lato, confortano sulle scelte del governo e sulle possibili ricadute economiche ed occupazionali (dirette ed indotte evidenziate da Conti), dall’altro, preoccupano per i cosiddetti trend cost che la debolezza della politica nostrana, l’annuncio del referendum e gli pseudo ambientalisti rischiano di far pagare agli utenti elettrici”. Lo dichiarano in una nota congiunta, Gianni Baratta, Segretario confederale della Cisl e Carlo De Masi, Segretario generale della Flaei-Cisl. “Alcune cose concrete- – continuano Baratta e De Masi- sono già realizzabili attraverso la Sogin, quali: Parco Scientifico e Tecnologico per stoccaggio e rifiuti radioattivi a partire da quelli di industrie ed ospedali nonché di centri di eccellenza per la medicina nucleare, ricerche di sistema e robotica di sicurezza”. “Il nucleare – dicono – è una scelta ineludibile ed indispensabile anche per il nostro paese, se davvero si vogliono garantire la sicurezza degli approvvigionamenti (crisi del nord-Africa; aumento del prezzo del petrolio; indipendenza energetica; abbassamento di Co2, sostegno alle fonti rinnovabili) che ha bisogno però di assunzioni di responsabilità politiche bipartisan e di chiarezza sui rischi e sulle opportunità per i cittadini e per l’intera comunità”. “Cisl e Flaei- concludono Baratta e De Masi- a queste condizioni sono pronte a dialogare perché un problema così delicato non si può risolvere con un ‘sì’ o con un ‘no’, ma su ‘come’ ed a quali condizioni”. (LF)
Quotidiano online del lavoro e delle relazioni industriali
Direttore responsabile: Massimo Mascini
Vicedirettrice: Nunzia Penelope
Comitato dei Garanti: Mimmo Carrieri,
Innocenzo Cipolletta, Irene Tinagli, Tiziano Treu