Non è accettabile la drammatizzazione che una parte del sistema bancario fa relativamente all’applicazione di Basilea3. Lo ha detto il segretario generale della Fisac, Agostino Megale, che ha concluso il convegno “lezioni dalla crisi:banche, economia e lavoro” organizzato dalla Fisac Cgil. Per Megale ” le regole vanno rispettate poiché sono quelle che hanno garantito alle banche italiane di fronteggiare la crisi meglio di altre e i costi non possono essere scaricati sull’anello più debole, cioè il lavoro”. “Per questo – sostiene – è necessario dare vita a un patto sociale, un’alleanza tra il sindacato, le banche, le imprese e i saperi, da costruire in ogni regione d’Italia”. “Bisogna mettere al centro – sostiene – un piano straordinario per la buona occupazione dei giovani in tutti i settori insieme a un fisco equo e giusto. E’ uno dei nostri obbiettivi anche in vista dello sciopero generale del prossimo 6 maggio”. “Ma un’alleanza – dice – un nuovo patto sociale tra le forze migliori del paese deve saper superare le divisioni sindacali e assumere l’obbiettivo di una più consistente crescita, più occupazione, maggiore produttività e migliore difesa del potere d’acquisto dei salari”. “Per questo – conclude – consigliamo alle banche di misurarsi in termini costruttivi con la piattaforma del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro che vareremo il 7 aprile e che va rinnovato con l’obbiettivo di difendere e recuperare i salari reali dall’ infrazione reale e di dare ai giovani una buona occupazione”. (LF)
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