“La tesi sostenuta dall’Abi secondo cui gli aumenti salariali devono essere supportati da aumento di produttività e di redditività, non può dimenticare che nel 2010 i compensi dei lavoratori dipendenti del settore sono cresciuti dell’1,9%, praticamente come l’inflazione, pari a 700 euro lordi, mentre i compensi dei banchieri e dei top manager sono aumentati dell’8,5%, pari mediamente a 241 mila euro annui pro capite”. Lo sostiene il segretario generale della Fisac Agostino Megale, per il quale “ai lavoratori vada garantito il pieno recupero del potere d’acquisto, mentre i banchieri dovrebbero dare il buon esempio, a partire dal contenimento degli stipendi e del numero dei componenti dei vari organismi di direzione, seguendo così le stesse indicazioni di Bankitalia”. (LF)
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