“Con il provvedimento proposto dalla Lega Nord e approvato recentemente dalla commissione Attività Produttive della Camera il decreto legislativo sugli ambiti per la distribuzione del gas viene minato”. Così commenta Gabriele Valeri, segretario nazionale Filctem-Cgil, la notizia a proposito delle decisioni prese dalla maggioranza della commissione parlamentare.
“Il Governo – sostiene – sia pure con gravi ritardi, aveva recentemente recepito l’esigenza che l’effettuazione delle gare per l’affidamento della distribuzione del gas conseguente all’applicazione del d.lgs 164/2000 sulla liberalizzazione del mercato unico del gas avvenisse non più per ogni singolo Comune (oltre 6.500 le concessioni in scadenza tra il 2011 e 2013) ma per ambiti territoriali, proprio per superare la frammentazione del servizio, migliorarne la qualità e l’efficienza, contenerne i costi di gestione. “La Lega – incalza Valeri – è recidiva: infatti non solo è responsabile dell’allungamento dei tempi per l’emanazione del decreto ambiti, ma anche della esagerata moltiplicazione degli ambiti stessi (infatti inizialmente avrebbero dovuto essere non più di 80, invece sono diventati 177.) .
“Per ragioni di bottega, magari di qualche Comune da lei amministrato, la Lega – conclude polemico Valeri – non esita a scaricare i costi della frammentazione sui cittadini.”
“Stessa sorte – conclude – sponsor sempre la Lega, per l’altro provvedimento approvato dalla commissione, relativo alla decisione di estendere alle aziende pubbliche dell’energia elettrica con meno di 5.000 utenti gli aiuti previsti per le isole non collegate alla rete nazionale”. (LF)
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