“La crescita stenta a riprendere, il sistema economico soffre ancora e manca una risposta efficace dalla politica”. Così il presidente della Confartigianato, Giorgio Guerrini ha aperto l’assemblea 2011 dell’associazione. “C’è un quadro di forte difficoltà caratterizzato – ha evidenziato – da tre elementi chiave: prezzi della materie prime, la finanza di impresa e la fiscalità, in un Paese che continua a produrre ricchezza ma le cui difficoltà sono oggettive”. Poi, ha sottolineato, c’è sempre il problema del fisco. L’Italia paga in media 54 miliardi d’imposte in più rispetto alla media europea, “un carico tributario superiore di 3,5 punti pil”. “Gli imprenditori sprecano in burocrazia fiscale 36 giorni lavorativi l’anno, il 43% in più della Ue”, dice Guerrini chiedendo “non un riforma fiscale a tutti i costi ma un riequilibrio della pressione fiscale su imprese e lavoro”. La burocrazia fiscale, dice ancora, succhia alle imprese 285 ore all’anno “equivalenti a 36 giorni lavorativi, il 43% in più della media Ocse”. E’ necessario a suo avviso fare subito le riforme, in particolare su fisco, giovani e lavoro, sussidiarietà. Va abbassata la pressione fiscale, dice, e rendere meno vessatorio pagare le tasse; avvicinare i giovani al mondo del lavoro; usare l’incredibile forza della piccola impresa per un sistema sussidiarietà in grado di rispondere ai bisogni della comunità”. “Vogliamo vivere in un paese – ha detto durante l’assemblea annuale della Confartigianato – in cui sia più semplice pagare le tasse ma che si sia inflessibili con chi evade”. (FRN)
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