È stato rinnovato l’integrativo alla Nestlè.
Gianluigi Toia, responsabile relazioni industriali della Nestlè, per la parte economica cosa avete deciso?
Il premio variabile è stato incrementato del 20% nel triennio, e cioè 1.900 euro nel 2011, 1.950 nel 2012, 2.050 nel 2013. L’incremento è stato legato a obiettivi che saranno differenziati e verranno decisi fabbrica per fabbrica. Abbiamo fatto questa scelta per evidenziare la centralità del ruolo del lavoratore nel processo di produzione.
Riguardo al welfare aziendale?
Anche qui, come per la parte economica, si è cercato di coniugare la centralità del lavoratore con le esigenze del nostro settore che, essendo sottoposto a una forte stagionalità, ha bisogno di flessibilità. Per garantire questo equilibrio abbiamo fatto tesoro delle esperienze maturate in azienda e abbiamo migliorato il nido aziendale, i progetti legati alla famiglia, le norme sul part time e sul telelavoro.
Una parte dell’integrativo riguarda lo sviluppo aziendale. Come Nestlè avete lanciato un nuovo progetto?
Sì, si chiama “Nestle Continuous Excellence”. Si tratta di un progetto per migliorare la qualità del prodotto e quindi la produttività. Vengono responsabilizzati i lavoratori che svolgeranno non più una sola funzione in fabbrica, ma varie funzioni. Il progetto crea quindi nuove professionalità che verranno riconosciute attraverso il lavoro di una commissione paritetica.
La trattativa è stata scorrevole?
È stato un negoziato articolato che ha richiesto un grande lavoro di approfondimento. Sono felice che i sindacati abbiano accettato di trovare un accordo con l’azienda che permetta di coniugare la flessibilità con l’attenzione per i lavoratori.
Luca Fortis