La produzione industriale a maggio è tornata in calo su base mensile, scendendo dello 0,6% (dato destagionalizzato) rispetto ad aprile, mentre su base annua resta positiva, segando un rialzo dell’1,8%, considerando il dato corretto per gli effetti di calendario. Lo rileva l’Istat, aggiungendo che il ribasso congiunturale di maggio arriva dopo gli aumenti registrati nei tre mesi precedenti.
Guardando ai settori d’attività economica, a maggio l’indice corretto per gli effetti di calendario segna, rispetto a maggio 2010, gli incrementi più marcati nei settori della fabbricazione di macchinari e attrezzature n.c.a. (+10,5%), dell’attività estrattiva (+7,3%) e della metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo esclusi macchine e impianti (+6,6%). Le diminuzioni maggiori riguardano i settori relativi alla fabbricazione di prodotti chimici (-6,8%), alla produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-6,4%) e alla industria del legno, carta e stampa (-3,8%).
Passando ai raggruppamenti principali d’industrie, a maggio l’indice destagionalizzato registra un’unica variazione positiva rispetto ad aprile nel comparto dell’energia (+2,2%); cali si registrano, invece, nel raggruppamento dei beni di consumo (-0,9%), dei beni intermedi (-0,2%) e dei beni strumentali (-0,1%). In termini tendenziali l’indice corretto per gli effetti di calendario segna aumenti per i raggruppamenti dei beni strumentali (+4,3%) e dei beni intermedi (+3,1%). Diminuiscono, invece, i beni di consumo (-1,5%) e l’energia (-0,4%). (FRN)