Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil faranno ricorso al Consiglio di Stato dopo la sospensiva accordata dal Tar dell’Emilia Romagna all’impianto di riconversione dell’ex zuccherificio di Russi.
“A sei anni dalla chiusura degli stabilimenti saccariferi e dopo sei anni di cassa integrazione per i dipendenti a carico della collettività è bastato un parere, fra l’altro non vincolante, della Sovrintendenza per bloccare il tutto e far slittare l’avvio dei lavori non prima del prossimo anno se tutto va bene”, dicono i sindacati lamentando che in Italia “il lavoro non interessa più a nessuno se non a chi lo perde”. I burocrati “ingrassano” pagati dallo Stato, sottolineano Fai, Flai e Uila, e chi produce deve restare a casa.
I lavoratori sono indignati per quanto sta avvenendo, anni e anni appesi a un filo per la riconversione produttiva delle loro aziende dettata, fra l’altro, dal protocollo Cipe, da una Legge dello Stato (81/2006) e dall’ultimo Comitato Interministeriale che ha definito i progetti per le riconversioni degli zuccherifici dismessi “interesse prioritario a livello nazionale”.
Questi progetti, infatti, riguardano l’ambito della produzione di energia da fonti rinnovabili di origine agricola e rappresenterebbero per il Paese una possibile via per ridurre il costo dell’energia, oggi superiore in media del 35% rispetto a paesi come Francia e Germania. Nel caso di Russi la Sovrintendenza esprime parere negativo, e il Tar prende tempo, perché si ritiene impattante la costruzione del nuovo impianto esattamente sulle fondamenta del vecchio zuccherificio a fianco, fra l’altro, di tre silos zucchero alti più di quaranta metri.
Dopo la scellerata manovra comunitaria che ha cancellato quindici zuccherifici in Italia, compreso Russi, ora si mette a rischio anche il reparto del confezionamento e i suoi cento dipendenti. “C’è davvero di che essere fieri di Enti inutili in grado soltanto di frapporsi allo sviluppo” contestano ancora i sindacati. “Ma anche questo, purtroppo, fa parte di quell’Italia che andrebbe cambiata rimettendo al centro dell’azione politica il lavoro e lo sviluppo”. Una cosa è certa, dicono i sindacati, “non molleremo per il bene dei lavoratori e del Paese”. Le organizzazioni sindacali infine chiedono al ministro per le Politiche agricole, Saverio Romano, di riconvocare con urgenza il Comitato Interministeriale con all’ordine del giorno le misure per portare definitivamente a termine i progetti di riconversione ai quali, tra l’altro, è legato il reimpiego di centinaia di lavoratori oggi in cassa integrazione. (FRN)